CRATere
piccola rassegna di arte, umanità e teatro
"della necessità"
Il 12 maggio si apre CRATere “della necessità” dopo le rassegne che dal 2010 hanno accolto produzioni locali e ospiti quali Teatrino Clandestino, Compagnia della Fortezza, Teatro delle Albe, Societas Raffaello Sanzio, Pathosformel, Codice Ivan, Mesmer Artistic Association…
Dopo le edizioni “della rivolta”, “della differenza”, “della memoria”, “della ripetizione differente”, CRATere è diventato per un triennio laboratorio permanente, aprendo progetti a Bolzano, con Babylon OPEN atelier e Macello, al passo della Mendola con NoN festival, sui temi della periferia e del confine, quindi nel 2017 CRATere è stato “dell’ospitalità” con mostre, perfomances, eventi.
Questa edizione intende concentrarsi a Merano sede dell’attività dell’associazione culturale Teatro Pratiko come Centro Teatro - Centro di Ricerca Artistica Teatrale (C.R.A.T.) presso il Centro per la Cultura.
L’apertura coincide con la ricorrenza dei quarant’anni della Legge Basaglia significativa per un decennio di attività di produzione in contesto psichiatrico, con laboratorio presso la Casa Basaglia di Sinigo, spettacoli che hanno toccato festival Asfaltart, Pergine Spettacolo Aperto “La città dei matti”, luoghi come il Teatro Puccini a Merano, il Teatro Studio a Bolzano, l’Accademia di Belle Arti e il Mambo a Bologna, il Teatro Metastasio di Prato.
Luoghi più o meno convenzionali in un’attività pluriennale in cui il teatro e le arti sono intese come mezzo per aprire relazioni e senso, in una direzione sintetizzata da Massimo Marino al centro Trevi di Bolzano in una delle edizioni, si sono incontrati per progetti condivisi tra gli altri Pietro Babina, Marco de Marinis, Giuliano Scabia, Jurij Alschitz, Armando Punzo, Antonio Viganò, Claudia Castellucci, Lucia Amara, Piersandra Di Matteo, Navaridas & Deutinger, Daniel Blanga Gubbay, Benno Steinegger...
Il titolo di quest’anno “della necessità” testimonia un percorso in cui la città era lo spazio di un’immaginario eccentrico, dal primo spettacolo “No” dallo scrivano Bartleby di Meliville, attraverso “OZ” e la città di Smeraldo, o “Cuore di cane” di Bulgakov a partire da un approfondimento con le scuole sui feral children.
La produzione più recente attraversa università, musei, centri rifugiati, scuole, spazi aperti, luoghi abbandonati come il cinema Eden a Bolzano…
Il titolo è POLIS e il sottotitolo the city is no longer, we can leave the theater now.
POLIS “atelier” apre CRATere “della necessità” come esposizione laboratorio; quindi artisti, registi, attori rispondono alla domanda “perché lo fai?” definendo la loro necessità… Dopo questa apertura sul “fare” e le sue motivazioni spettacoli e workshop, con la presentazione di produzioni per l’autunno, progetti per le scuole con AtelierSì di Bologna, residenza e workshop con Barbara Weigel, presentazione del libro “Vado a prendermi gioco del mondo” con Tihana Maravic.